L'architettura è felicità.
Taranto, Festa dell’architetto 2014 (26 giugno-14 luglio)
Taranto città simbolo delle contraddizioni non risolte nel nostro paese tra il diritto al lavoro e l’importanza che in nome di esso non si debba rinunciare alla libertà di essere in salute e di vivere bene, da due anni è teatro di una manifestazione organizzata dall’ordine degli Architetti del capoluogo jonico, diretto da un consiglio giovane ed energico, sul valore di questa professione nella vita della gente: la Festa dell’architetto. (read more)
Questa manifestazione è nata, infatti, lo scorso anno su sollecitazione del Consiglio Nazionale degli architetti in occasione dei 90 anni dall’istituzione degli Ordini degli Architetti italiani, per avvicinare l’architettura e gli architetti ai cittadini, con l’ambizione di scardinare l’ambiguità diffusa riguardo al suo ruolo dell’architettura nella società, un ruolo da anni in crisi di identità e di considerazione nell’opinione pubblica.
Certo i numerosi scandali collegati al mondo dell’architettura italiana legata ai grandi eventi, così come prepotenti operazioni urbanistiche ed edilizie che negli anni hanno disegnato il nostro territorio e le periferie,dimenticando spesso la storia e le peculiarità dei luoghi nonché l’importanza per l’architettura di essere a servizio di chi la abiterà e userà, non hanno avuto un ruolo costruttivo nella visione collettiva di una disciplina che per secoli è stata considerata tra le più nobili, creando altresì il malinteso che quel genere di malaffare e di disinteresse per il bene comune fossero peculiarità della professione e non degenerazione di un modus operandi che ha caratterizzato il nostro paese a vari livelli.
La Festa dell’architetto è così un modo nuovo di comunicare l’architettura alla gente, una novità assoluta per un Ordine professionale quella di decidere di produrre uno sforzo organizzativo senza precedenti che ha portato ad oltre tre mesi di organizzazione per tre settimane di impegni, 14 date, 5 tappe.
42 eventi in totale di cui 3 mostre collettive di architettura, 5 mostre fotografiche, 3 mostre d’arte, 7 visite guidate, 7 tavole rotonde. E poi 2 presentazioni di libri, 1 concorso fotografico, 1 estemporanea d’arte, 1 videomapping 3d. E ancora, 4 concerti musicali, mostre di design e serate su design e cinema, 1 pomeriggio per ragazzi ed altro ancora.
Decine di ospiti intervenute alle tavole rotonde, decine di architetti impegnati nell’organizzazione, 10 associazioni partner dell’evento, oltre 40 aziende sponsorizzatrici.
Questi i numeri della “Festa dell’Architetto 2014”, giunta alla sua seconda edizione e conclusasi lo scorso 14 luglio dopo l’inaugurazione il 26 giugno e aver toccato, in modo itinerante, Taranto, Martina Franca, Manduria, Massafra ed in ultimo anche Grottaglie.
<<Oltre che a Taranto, quindi, quest’anno la Festa ha fatto tappa nei comuni più rappresentativi della nostra provincia che, dal versante occidentale a quello orientale, presenta peculiarità, differenze, qualità, bellezze paesaggistiche ed architettoniche che, attraverso i riflettori accesi sul nostro evento, abbiamo provato ad evidenziare e promuovere.
Nelle tre settimane della Festa, si è parlato di buona architettura, pianificazione urbanistica, centri storici da rigenerare, periferie da riqualificare. Si è parlato di città finalmente accessibili ed inclusive per tutti, si è parlato di design, del rapporto tra città e cinema e tra design e cucina. Si sono organizzate varie visite guidate ai meravigliosi centri storici, al meglio dell’offerta culturale e turistica che le nostre città offrono e che meriterebbe migliore valorizzazione. Abbiamo varcato il muro fisico e mentale dell’Arsenale Militare così come abbiamo scoperto le meraviglie del castello aragonese e delle architetture dei primi anni del XX secolo.
Abbiamo dialogato di professione e professioni, di crisi e nuove occasioni di sviluppo del nostro territorio, provando a ragionare in modo corale sui temi che non sono solo propri della nostra professione ma che rappresentano i temi di tutti perchè propri dell’abitare le nostre città.
Il tema scelto per quest’anno, “Architettura è felicità”, parafrasava, anche in modo provocatorio, il celebre scritto di Alain de Botton, sul tema del rapporto tra l’ambiente in cui viviamo e il nostro benessere, tra la bellezza degli edifici e la felicità dei loro abitanti. Noi abbiamo voluto sostituire alla congiunzione “e” il senso profondo dell’affermazione. Per noi Architettura è felicità e abbiamo provato ad esprimere questo assunto raccontando ai cittadini come l’architettura, la nostra disciplina, i nostri temi, l’attenzione al bello ed al funzionale, la tutela del paesaggio che ci circonda, la propensione verso la ricerca di un mondo migliore in cui vivere, producano senza dubbio felicità.
Perchè, per dirla con de Botton, “Ciò che cerchiamo in un’opera architettonica non è diverso da ciò che cerchiamo in un amico. Gli oggetti che definiamo belli sono versioni delle persone che amiamo”.>> (dal comunicato stampa emanato dal presidente dell’ordine degli architetti di Taranto Massimo Prontera)